venerdì 14 dicembre 2012

Natale in India

Questa volta non c'entra nulla la pellicola sprecata per imprimere quei video insulsi -non ascrivibili alla categoria dei film-  noti come cinepanettone. Per inciso, il mio disprezzo verso questa immondizia frastornante è secondo solo a quello che nutro nei confronti dei nostri "onorevoli", politicanti e cialtroni vari. In ogni caso, scrivo solo per registrare due anomalie curiose sul Natale,  su cui magari tornerò a parlare prossimamente.

 

La prima, è una macro anomalia per cui, in un paese in cui più dell'80% è induista, quasi il 15% è musulmano e solo il 2% è cristiano, tutti festeggiano il Natale. Il primo pensiero, forse più superficiale ma non tanto lontano dalla realtà, è che tutte le scuse son buone pur di far festa. Tant'è vero che non cambia molto rispetto ad Halloween, anzi, lo tirano in ballo proprio per spiegarti perché festeggiano anche loro. Infatti, avendo sposato ciecamente il modello occidentale, non si poteva eclissare la più ghiotta occasione consumistica dell'anno. D'altronde, se già anni fa si diceva "la Cina è vicina", l'India non poteva che essere dietro l'angolo ormai.

La seconda, è una micro anomalia per cui il presepe è ridotto a monolocale, ossia la singola grotta, ovviamente iperaffollata -nel pieno rispetto della tradizione indiana- con l'asino e il bue lontani dalla mangiatoia...in ginocchio sui ceci dietro a pecore e pastori, perbacco!

Chi riscalderà Gesù bambino allora? Ah, non chiedetelo agli indiani...potrebbero chiedervi di spiegare chi è questo bambino da essere così importante.

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